L’ATTIVITÁ DEL CENTRO NEL 2012

 
Come preannunciato la nostra campagna in Sudan ha avuto luogo nei mesi di ottobre, novembre e dicembre. Siamo riusciti a portare a termine gran parte del programma prestabilito.


L. Maritan, il suo assistente G. Dal Sasso (Università di Padova) e S. Salvatori  hanno tenuto un seminario sull’archeometria, ovvero sull’applicazione delle tecnologie scientifiche ai beni culturali, portando come esempio lo studio effettuato sui materiali ceramici dai siti di Al Khiday 1 e 2 e i risultati ottenuti.

D. Usai ha tenuto, al National Corporation for Antiquities and Museums, un seminario sullo studio delle industrie litiche. Entrambe le operazioni hanno avuto un grande successo e vi hanno partecipato sia personale del NCAM sia studenti dell’Università di Kartum. 



 

I componenti la missione ottobre-dicembre 2012

Da sinistra, Amel Awad Mukhtar, Tina Jakob, Sandro Salvatori, andrea zerboni, Gregorio dal sasso, donatella usai, lara maritan, Gian Luca Zacchiroli, autore di tutte le foto

Il progetto, diretto da Donatella Usai e Sandro Salvatori, è stato sostenuto negli anni da:

Istituto Italiano per l’Africa e l’Oriente

Ministero degli Affari Esteri

Università di Parma

Università di Padova

Università di Milano


Ha beneficiato inoltre di contributi di

Fondazione Michela Schiff Giorgini (2002, 2003, 2005, 2007)

GASID www.gasid.it

CMC Ravenna

Nel cimitero di Al Khiday 2 sono proseguiti gli scavi in un’area di 125 mq, in due settori a oriente e occidente della trincea principale.  Nel settore occidentale sono state individuate poche strutture Mesolitiche residuali che dimostrano che l’area ha sofferto molto per l’erosione. Nel settore orientale, invece, sono venute alla luce numerose fosse, databili al Mesolitico, molto particolari sia per le dimensioni che per il contenuto. Alcune erano riempite, infatti, da un terreno bruno scuro con un alto contenuto di argilla, forse “depositi” di materia prima per la produzione di vasi. L’intensa attività Mesolitica in questo settore ha comportato un notevole disturbo delle sepolture pre-Mesolitiche, rinvenute in minor numero e molto incomplete.

Sono state individuate altre sepolture Meroitiche, quasi tutte di bambini.

Con A. Zerboni e L. Maritan sono stati effettuati dei carotaggi nel sito El Treis.  Fatto sorprendente, un inverno particolarmente piovoso aveva trasformato le gialle dune che compongono il sito in verdi colline coperte da zucche selvatiche e da cespugli! Il carotaggio nella duna principale aveva lo scopo di verificare se esistesse, sepolta, una fase antecedente di stabilizzazione  corrispondente all’occupazione Mesolitica percepibile attraverso i materiali superficiali localizzati nelle aree in pendio.  In effetti, a circa 1/1.20 m di profondità, in diversi punti, sono stati individuati resti di pesce bruciati e schegge di quarzite, la materia prima utilizzata nel Mesolitico per produrre gli strumenti di pietra. Sarà necessario fare degli approfondimenti nella prossima campagna.

NELLE FOTO:

in alto a sinistra L. Maritan con i suoi studenti all’Università di Kartum;

in alto a destra L. Maritan a lezione;

al centro a sinistra G. Dal Sasso a lezione illustra una delle sue diapositive;

al centro a destra S. Salvatori durante la sua lezione;

in basso a sinistra D. Usai con gli studenti del NCAM e dell’Università di Kartum durante una delle giornate del seminario organizzato dal CSSeS

© Zacchiroli

A sinistra in alto: l’area di scavo nel settore orientale, a fine scavo. Sono visibili tutti i pozzetti Mesolitici scavati.

A destra: in alto, una fossa contenente il deposito bruno scuro argilloso; in basso, una serie di tre pozzetti che si tagliano l’un l’altro.

In basso: a sinistra, una delle poche sepolture  pre-Mesolitiche individuata quasi in superficie durante la campagna; a destra, una delle sepolture Meroitiche.

 
2015-10-30 11:00:10