Ciò che distingue le popolazioni Neolitiche da quelle Mesolitiche è il tipo di sussistenza. Se nel Mesolitico caccia, pesca e raccolta costituiscono le attività principali per provvedere a sfamare le comunità che vivono lungo il Nilo o sulle rive di formazioni lacustri, intorno al 5000 a. Cr. queste  cominciano a produrre il loro cibo attraverso l’allevamento di bovini e ovicaprini nonché una qualche forma di agricoltura o, meglio, di coltivazione. La caccia  e la pesca, comunque, continueranno ad essere praticate da queste comunità neolitiche anche se con diversa intensità. Parallelamente si sviluppa la produzione di oggetti apparentemente non utilitaristici destinati all’ornamentazione e quindi alla sfera ideologico-sociale.

Gli abitati delle comunità Neolitiche della valle del Nilo, soprattutto nel Sudan centrale, ci sono giunti, purtroppo, in pessimo stato di conservazione e molte delle osservazioni che noi oggi possiamo fare su queste società vengono dagli scavi delle necropoli, numerose e abbastanza ben conservate. É grazie a questi contesti che si sta riuscendo a ricostruire molti degli aspetti sociali ed economici di queste comunità.

I bovini, per esempio, non sono solo mezzo di sostentamento ma assurgono a vero simbolo di distinzione di alcuni segmenti sociali in ciascuna delle comunità locali. Nelle sepolture i bucrani vengono deposti in numero conforme all’importanza sociale dell’individuo insieme ad un ricco corredo che può comprendere vasi, teste di mazza e palette per polverizzare minerali che venivano usati come pigmenti per la decorazione di oggetti e del corpo umano, bracciali in avorio d’elefante o d’ippopotamo, contenitori realizzati da corno di rinoceronte, perline in amazzonite, corniola e agata.

Nel cimitero di Al Khiday 2 (16D4) per il momento non sono state individuate sepolture Neolitiche con bucranio. Il corredo di quelle più ricche comprendeva vasi finemente decorati, con linee incise orizzontali o linee impresse semicircolari in un motivo a festoni, pendenti in uovo di struzzo o in conchiglia, dei piercing, detti lip-plugs (per le labbra) o anche ear-plugs (per le orecchie), o, ancora, palette in arenaria.

Questi materiali sono identici a quelli individuati per la prima volta nel sito di Shaheinab, localizzato a nord di Kartum, da A.J. Arkell, e sono caratteristici del Neolitico Antico del Sudan Centrale.

 

I materiali dai siti o depositi Neolitici

Due vasi trovati in una delle 38 sepolture neolitiche ad Al Khiday 2. Le superfici oltre ad essere state decorate sono anche state accuratamente brunite. I due pendenti in uovo di struzzo sono stati rinvenuti in una tomba gemina. Mentre il lip-plug fu trovato in corrispondenza del labbro inferiore, a riempire lo spazio di un dente appositamente asportato, in una delle prime sepolture neolitiche scavate nel cimitero.

IL NEOLITICO

 

Successivamente all’epoca Mesolitica l’area dell’abitato di Al Khiday 1 (16D5) venne occupata da una comunità Neolitica. Le tracce giunte a noi però sono molto disturbate da processi post-deposizionali, naturali e antropici, per cui non è chiaro se vadano associate ad un abitato o piuttosto ad un cimitero. Recentemente però, il ritrovamento di un’ altra dispersione di materiali sicuramente riconducibile ad un abitato, a soli cinquanta metri ad ovest di Al Khiday 1 suggerisce che le tracce qui ritrovate siano il risultato della distruzione di sepolture attribuibili a questa fase. Il deposito di Al Khiday 1 attribuibile al Neolitico Antico dell’area si presenta come uno spesso strato di ceramica di cui i frammenti qui illustrati non sono che un piccolo campione.

Le ceramiche della fase del Neolitico Antico di Shaheinab sono di buona fattura, con degli impasti molto resistenti, decorate su tutta la superficie con motivi impressi o incisi oppure non decorate ma con delle superfici rosso-arancio o rosso-carminio e dei piccoli triangoli o semilune    neri lungo l’orlo.

Le ceramiche